#Galleria Gampen Bunker
Non ho mai amato il mare. Da bambino, quando i miei mi ci portavano, l’unica cosa che mi salvava dal caldo e dalla noia erano i soldatini. Scavavo trincee infinite, bunker che finivano quando le mie braccia erano troppo corte per proseguire. Sulle torri posizionavo bandierine colorate che preparavo già durante gli ultimi giorni di scuola. Anche se alcuni dei miei soldatini sono caduti in battaglia, ne conservo la più parte in una scatola in soffitta. In salotto e nello studio, però, ho una vasta collezione di libri di storia che intermezzo con guide e cartine geografiche.
Le mie vacanze le programmo visitando luoghi di importanza storica, per rivivere tempi sicuramente difficili, ma di innegabile fascino. Quest’anno ho scelto l’Alta Val di Non, Senale più precisamente, e l’Hotel Gasthof Zum Hirschen. La zona è di grande interesse per tutti gli appassionati non solo di natura e attività all’aperto, ma anche di storia. Essa si mostra a chi la visita come un grande libro da sfogliare: dalle impronte fossili di dinosauri alla presenza romanica; dal passato di ospizio per pellegrini, che l’hotel stesso svolgeva in epoca medievale, all’importanza strategica del vicinissimo passo Palade.
Questo valico, tra quelli a minor quota tra gli alpini, è attraversato dalla strada che unisce Lana, in Alto Adige, a Fondo, in Trentino. A presidiarlo si trova uno dei più grandi bunker della regione, una faraonica opera d’ingegneria che si sviluppa per 1.500 metri e su quattro piani diversi. Fu costruito, tra il 1939 e il 1943, per volere di Mussolini e sarebbe dovuto servire se il fidato alleato tedesco non si fosse rivelato così degno di fiducia… Non fu mai completato e non svolse mai il suo compito di difesa. Oggi, salvo qualche segno del tempo, la struttura è sostanzialmente integra e, per mia gioia, visitabile. Il bunker, chiamato oggi Gampen Gallery, è un’attrazione in sé, ma ho trovato interessanti anche le esposizioni che ospita e che sono dedicate ai popoli di montagna e ad un’importante collezione di minerali.
La discesa nelle profondità della terra, le scalette, gli stretti cunicoli e le bocche di lupo offrono e rievocano in maniera emozionante pagine di un tempo che ci sembra ormai remoto.
Torreggianti e profondamente rilassati in kayak attraverso il canyon del Lago di Santa Giustina
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“Le erbe officinali
sono il
sorriso del creatore.”
Hermann-Josef Weidinger
1918-2004